Renato Pigliacampo è stato un rivoluzionario, che si è preso la briga di portare avanti ideali importanti per la difesa del mondo dei sordi, degli altri handicap sensoriali e di altro tipo. Lo ha fatto in tanti modi: attraverso il lavoro, attraverso la partecipazione a congressi ed incontri, ma soprattutto attraverso la poesia. Chi è in grado di cogliere l'ampiezza del linguaggio poetico e di sentirlo sulla propria pelle comprende che nei versi di Renato c'è la sua vita raccontata, nei tanti momenti bui e di desolazione, nei suoi romitaggi sull'Adriatico, nei ricordi di Padova nel periodo "ribelle" in cui combatté contro le pericolose derivazioni della filosofia capitalista. Per poterne tramandare ancor più il ricordo e celebrarne degnamente la cifra letteraria, la sua opera poetica è qui raccolta in un percorso antologico di selezione del suo vasto itinerario di poeta, una vera e propria biografia in versi.
(Lorenzo Spurio)
SE OGGI PER MIRACOLO
Se oggi, per miracolo, potessi ascoltare
la voce del mare
il cra-cra delle aquile sulle cime alte dei monti
il cigolio d’una carrola
la rauca voce del contadino
il canto d’usignolo di valle;
se potessi ascoltare la voce dei miei figli
il richiamo del mio amore
le severe parole di ite missa est
la canzone di veglie rupestri che si sposa col litorale;
se potessi udire la musica beethoviana
il richiamo del chicchirichì mattutino
il violino di dita sicure sulle corde pizzicare sullo scoglio del mio mare;
se potessi ascoltare questa poesia
che viene dai versi del cuore
che cosa potrei dire di più (o meno?)
Potrei dare ancora al porto
forse mi scioglierei in un pianto di ricordi
che scavano nella sabbia parole
che ora ascolto dalle tue labbra
E a sera mi porgi mano dicendo con le labbra piano:
«La vita è bella, è sperare…»
NOTTE E SOLE (A Renato Pigliacampo)
E mi conduci sulle ali del vento
sorvolando siderei cieli
travalicando un confine impervio
approdando sull'isola Silenzio.
Due mani incerte si confessano:
la vita è Notte e Sole,
sulla Terra di Babele
stringesti la croce per riscattare
figli di un dio minore,
incompiuta missione.
...
Spoglia di parole per comunicare il vuoto
resto immota a guardare
l'onda del mare inghiottire la Speranza.
(Oh, goccia audace di cristallo
assetata d'amore, verità, compassione,
fuoco divampante
per i superbi bramosi di potere
nemica a se stessa
nella perenne ricerca di verità
disfatto dall'avversa fatalità
nell'istante in cui consegnavi
il segreto di Giacomo
che mai sarà svelato!)
...
Il vento tace
tra le chiome degli alberi
chine sulle zolle riarse al sole.
Sulle contrade di Recanati
fanno eco gli ultimi versi recitati a Segni e
lo spasimo del sogno infranto.
Dalla collina di Montecassiano
nuova Luce s'incammina verso l'Ignoto.
(Rosanna Giovanditto)
Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del guerriero del silenzio, a cura di Lorenzo Spurio, PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2016, pp. 236.
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