Canto per Liopigama


SETE DI CONOSCENZA

Raggi di sole hanno acceso il suolo
solcando cuore della terra:
e io cammino sull'orlo dei solchi
col cuore crocifisso di dolori.
Tu porti stesso amaro fardello?
Sei nel solco o voli spazi siderei?

Il tempo segna di rughe il volto
divenendo simile a prati in fienagione
dove erba s'è data alle falci
per ridonare verdi steli a primavera.

Vieni con me:
di sera riscrivo ogni verso
riprende profumo di valli
scogliere figli partoriti gabbiani
Il mondo è nostro
quando siamo baciati di gioia.
Ma la mia felicità non arriva:
dimmi se verrà dopo morte?
Nemmeno tu sai.
Resto con la sete di sapere.

Rochester, N.Y., 1 agosto 1990


I MORTI DI BAGNOLO

(...)
Ho visto tutti i cimiteri del mondo
(come sono uguali i morti)
e già ho il testamento per chi mi verrà dietro
in questa necessità di natura.
Sarò qui a Bagnolo, in questo camposanto,
dove vissi la mia prima alba di luce e canto
tra questa gente che mi ha posto in cuore gli Idilli
nella sua modestia culturale.

(O mie ossa nebulizzate al cielo
nel mio scrivere Fine
salirete nella giravolta di luce
per queste colline degradanti al mare
e nell'ultimo messaggio del silenzio della sera
segnerò un arcobaleno
perché la nuvola di fumo
- addestrata al richiamo in vita -
saprà mostrare la mia anima non muta)


Canto per Liopigama, Casisma edizioni, Porto Recanati, 1995.