Dico la verità

Confesso che molti ministri e sottosegretari del centrosinistra del governo Prodi ne hanno sparate grosse nelle prime settimane d’incarico istituzionale. Han dato l’impressione di esibizionismo, di presunzione juris tantum per dimostrare agli amici e al parentado che “ce la hanno fatta”, che sono stati bravi insomma. Al contrario asserisco il vero: mi è piaciuto il comportamento di Antonio Di Pietro, parole misurate, con risposte chiare ed equilibrate: “per decidere sulle opere pubbliche ne parleremo in Consiglio dei Ministri”, “devo parlarne con i colleghi interessati… “. Le risorse, per il suo ministero, non ci sono: e lo sa. Si è lasciato sfuggire, Di Pietro che “il precedente governo, per le grandi opere, ha fatto demagogia”. Portando e indicando le prove. Il signor Berlusconi per cinque anni, ha solo propagandato e progettato opere senza mettere in bilancio le risorse. Ora il ministero ha la cassa vuota, l’Erario, tutte le Agenzie a partecipazione statale.

Siamo in tempo a salvare quest’Italia? Dipende da tutti noi. Per ora costatiamo l’istigazione all’odio del signor Berlusconi “contro” il governo Prodi. E’ una questione psichiatrica, sindrome del potere perduto. Hai in mente Napoleone? Saddam? Senza andare a ricercare i tantissimi esempi. L’unico del centrodestra che l’ha compreso, molto in anticipo, è l’On. Follini. Ottima la replica di ADP al signor B.: “Portare in piazza il popolo, istigandolo contro il governo, è reato.” L’ex-premier replica che agirà come la sinistra estrema ha fatto contro di lui. Ma i giovani della sinistra e la gente per lo più “scioperavano” con motivazioni legittime in democrazia quali il conflitto d’interessi, le leggi ad personam, l’occupazione dei mezzi di comunicazione per sputtanare l’opposizione… Il signor B. dovrebbe incavolarsi con se stesso. Si è dato la zappa sui piedi con la legge elettorale, voluta con insistenza proprio da lui e dalla coalizione con l’intenzione di fregare ed è stato fregato! Se la legge fosse stata pensata dal politologo prof. Giovanni Sartori, di certo sarebbe stata rifiutata. Cosicché ecco cadere il Nostro nella trappola predisposta dai… “saggi” della coalizione tipo Calderoli che, vantandosi di averla scritta, finisce per far spazientire Prodi: “chi non sa interpretare ciò che egli stesso scrive è un asino!”. Classico boomerang ritornato indietro a colpire la zucca del (presunto) politico furbo. Noi saremmo i coglioni, eh! Non pensavamo che la loro “geniale” legge elettorale alla fine li infinocchiasse! Giustizia e provvidenza ci hanno dato una mano. Il signor B. è “nero” con gli esperti proprio perché, pagandoli milioni di euro, inventassero una proposta migliore per affossare gli odiati comunisti e il Professor Mortadella..

Lucido è stato Di Pietro nelle elezioni politiche: ammetto che rischiando il tutto per tutto, senza ripetersi nell’errore della “strana coppia” (ricordi le europee con Occhetto), c’azzeccato cogliendo qui e là con diversi cavalli, taluno anche bolso e “passarellista”, almeno per i miei gusti. Applaudo. “Auguri signor Ministro” ho scritto nella bacheca del corso, in Porto Recanati.

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