Sete di conoscenza
Raggi di sole hanno accesso il suolo
solcando il cuore della terra:
e io cammino sull’orlo dei solchi
col cuore crocifisso di dolori.
Tu porti stesso amaro fardello?
Sei nel solco o voli spazi siderei?
Il tempo segna di rughe il volto
divenuto simili a prati in fienagione
dove erba s’è data alle falci
per ridonare verdi steli a primavera.
Vieni con me:
di sera riscrivo ogni verso
riprendo profumo di valli
scogliere figli vocianti gabbiani.
Il mondo è nostro
quando siamo baciati di gioia.
Ma la mia felicità non arriva:
dimmi se verrà dopo morte?
Nemmeno tu sai.
Resto con la sete di sapere.
Da Renato Pigliacampo, Canto per Liopigama, CASISMA ed., Porto Recanati 1995.