ELUDERE E’ CONTRO LA CIVILTA’
La persona «portatrice di handicap» (orribile definizione, ma consueta fra la gente d’oggi) è stata spesso, troppo spesso, elusa nei suoi sacrosanti diritti. Siamo nell’anno 1983, e sebbene si facciano cosiddette ‘battaglie civili’, che talvolta si fondono su false questioni, o interessi di parteggiatori politici, in Italia si fa molta fatica a fornire ai disabili la dignità di una vita sociale (…). Devono continuamente insistere nella richiesta del poco che ottengono dallo Stato. Umiliazione che deve cessare! Perché è contraria alla coscienza civile. Sino a quando una società, cosiddetta normale, eluderà i problemi reali delle persone disabili, frenerà sempre le potenzialità di progresso civile e democratico del suo popolo «normale». La democrazia inizia quando si fornisce, anche al disabile, le chances di partecipazione. Da «Il Sordudente», anno III, n. 2 (1983)