Mare bagnato d’illusione
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Sarai tu spoglia simile all’agro d’autunno
come le cime delle vette d’estate
come la spiaggia d’inverno
di là della mia casa
che volge la cimasa alla Croazia;
di te mi sovviene il ricordo
nell’angoscia di traboccare linfa
d’un ingenuo contatto giovanile
al richiamo di sensi avvinti alle tue braccia,
vogliosa come giovenca
al primo calore d’aprirsi madre;
eppure da te sono scappato
ricercando nuovi orizzonti, Â
tragico addio di gioco concluso;
ormai avvinto piego il capo Â
su foglie di sicomoro,
la gloria mi ha tradito.
Gli uomini s’addormentano
                                             lasciando
invisibili spazi di ghirigori
sull’oscura muta rena della sera.
Mare, pur tu bagnato di illusione.