GENTE SPECIALE CHE ANNUNCIO
Io sono poeta, uno dei tanti che scrive
sollecitando l’altrui emozione
e solo così l’ingiustizia si cheta
del mio nararrare Silenzio.
Croce di gente dalla Costituzione scordata
politici futili, stolti, senza cuore
per noi “diversamente stupendi”;
a volte io pure mi sperdo
nella loro logorrea stordito
pronta solo a difendere il seggio.
(Oh volti assenti di giorni andati,
giovani di Silenzio con me decisi
in via Gregorio VII, all’Urbe.
Abbiamo tempo per salvarci?
Non credo alle promesse:
morte parole tramonto di speranza;
anche la donna fu così raggirata
rubandole spazio di comando.
Vinciamoli per risolvere i problemi
che ci stringono cappio in gola)
Hanno chiamato gente di penna
per solcare rotte d’un mare di carta
con messaggi inutili di atroci mutezze.
La pietà non è degna di vittoria.
La giustizia convince l’intelligenza
confessando la nullità del loro fare
chiusi in loculi d’egoismo governo.
Non cedere mia rinvigorita ragione.
Credici sospinta dalla voce del vento
che è giunto stamani, e spazza
miasmi di burocratici respiri.
Vogliamo democrazia,
gente nota per amore e il fare.
Io la conosco nel mio mondo,
voi dite diversamente abili.
Eh sì, sono persone grandi
vincitrici di Dolore e Ostacoli
combinati da voi per frenarli.
Non piegatevi, fratelli
io canterò versi al sole
ritornato a splendere su ogni dove
- resurrezione! -
gente speciale annuncio.