L’angelo decaduto
Scendo di notte in cerca di prede
nel pianeta degli uomini
dove passione e vizio
stanno connubio nei padri e figli.
Io sono rombo di tuono:
e fuoco.
Regno negli abissi del mistero,
nel pecccato più oscuro,
dove luce non sposa alba
né suono umano s’immerge.
Io sono il Ribelle
volevo sostituire Colui che è.
La presunzione condanna
non il poco che si è.
Se osi il mistero d’esistere
ti avvedi del primo e dell’ultimo
in un dualismo che sempre sarà:
il Male e il Bene, io e Lui.
Verso il fine. Fine?!
Ridacchio dal precipizio.
Inedita. Porto Potenza Picena, ottobre 2008.