L’atleta Pistorius
Ho visto in televisione il Golden Gala di atletica leggera allo stadio olimpico di Roma. Il sudafricano Oscar Pistorius, amputato agli arti inferiori, ha quasi vinto la gara dei 400 m sui normodotati. Qualche politico, per esempio l’On. Casini, ammirato, ha lì per lì patrocinato presso la federazione internazionale d’atletica leggera che sia ammesso alle Olimpiadi «normali» di Pechino. Mi sono accorto che oggi bisogna fare attenzione nell’etichettare le persone. Io, per non sbagliarmi, mi limito a giudicare solo la testa. Mi viene in mente la frase di quel deputato finnico che, anni fa, ad un convegno di disabili di Helsinki fece presente che gli interessava, della persona, solo la mente, chiedendo sempre al protagonista quali servizi e strumentazioni fossero necessari perché la sua mente fosse a disposizione di tutti.
Ricordo invece le cento esperienze avute con i nostri politici. Taluni davvero piccoli piccoli… per capire le reali intenzioni e capacità di un leader di partito, basta studiarlo nelle azioni o scelte compiute dinanzi alla disabilità o ai disabili tesserati per il (suo) partito. Se valuta il disabile per l’impegno, la tenacia e lo sostiene perché il messaggio condotto si propaghi a tutti gli iscritti, alla comunità, per migliorarne strutture e servizi, significa che siamo di fronte ad un grande politico, ad un uomo di Stato, utile sul serio alla società. Se, al contrario, vede (o tratta..) il disabile come fosse un “pollo” da spennare, cioè in modo da ottenere consensi elettorali nel mondo dei disabili ma senza conferirgli voce, siamo davanti ad un politico «misero», uno di tanti. Ne ho visti parecchi girarmi dintorno proponenti la nullità: e quando osavo alzare la voce, farglielo capire, affermavano ch’ero presuntuoso, approfittavo d’essere… handicappato (sic). La politica d’oggi ricerca testimonianze forti, d’aprire le porte a gente come «Pistorius» per mostrare a tutti come si vince, si opera, si progetta una comunità di tutti e per tutti. La parte migliore di un politico non può essere solo quella che riesce ad ottenere risorse finanziarie per edificare mastodontiche opere, ma la capacità d’accogliere e far rappresentare, nel suo partito, atti di solidarietà e le voci dei protagonisti-Pistorius.