Non è facile capire e addentrarsi nell’Ente Nazionale Sordi perché, ogni parola, potrebbe essere fraintesa sia dai protagonisti che dagli udenti che non hanno a che fare col mondo del Silenzio o, soprattutto, quelli che hanno contatti quotidiani, per lavoro, con i sordi.
Attualmente è al vertice dell’Ente associativo di diritto privato il signor Giuseppe Petrucci, agrigentino. Ci sono molte cose da dire sulla gestione dell’ENS. La maggior parte dei Soci è alla finestra aspettando gli eventi.
Quali? I giornali hanno scritto parecchio sull’ENS, innanzitutto Il Fatto Quotidiano che, per due volte, è intervenuto con due articoli del giornalista Paolo Tessadri: l’uno pubblicato il 10 ottobre 2012 col titolo «Soldi e immobili, l’Ente Sordi dissanguato», l’altro il 22 febbraio 2013 «Ente sordi, spese allegre: rimborsi, vestiti e case di lusso» sempre a firma di Paolo Tessadri.
Le risposte della presidenza non sono state sufficientemente tranquillizzanti per i tesserati che, dobbiamo ricordarlo, hanno mensilmente una trattenuta dall’INPS sulla propria indennità di comunicazione per una precedente convenzione ENS-INPS nel periodo della presidenza Collu. Ovviamente la trattenuta non è tassativa. Il Socio può decidere di versare la quota direttamente alla propria Sezione di appartenenza, NdA). Pertanto è democrazia amministrativa che, i soldi versati dai sordi soci, siano resi pubblici secondo le voci di spesa. In un prospetto esplicito nel sito dell’ENS centrale. Comunque sia, il bilancio preventivo e consuntivo dell’ENS diventa un fatto di trasparenza necessario per tranquillizzare tutti i Soci.(Nel caso di bilanci l’ENS pubblicizza le proprie decisioni sia agli organi interni che a quelli di vigilanza e, ovviamente, ha i propri sindaci, NdA).
Alle denunce della stampa il presidente ha replicato con risposte che non rientrano nel nostro giudizio se hanno un fondamento o se siano carenti. Comunque sia, ci sono state interrogazioni parlamentari. Il ministero vigilante (dobbiamo ricordare che l’ENS riceve contributi annuali dallo Stato) ha inviato la GdF. I Soci stanno aspettando le indagini dei competenti organi. Vogliono essere informati. Non è possibile prendere per oro colato tutto ciò che è detto da una parte. Comunque sia, ogni socio effettivo, può rivolgersi ad un avvocato e chiedere agli organi competenti sul fine statutario di quanto versa mensilmente all’ENS.
E’ pur vero che l’approvazione del bilancio, dapprima preventivo e poi consuntivo, da parte del CD e poi dal Consiglio Nazionale, può avere un significato di correttezza (…).. Ma la situazione dei sordi italiani è drammatica: una dispersione di potenzialità scolastiche e culturali senza precedenti! E questo nel menefreghismo delle Istituzioni! Nelle insinuazioni generali degli iscritti.
Restiamo con delle domande che via via tenteremo di porre. La prima: l’ENS ha ancora utilità d’esistere nel contesto socioculturale di oggi? Molti dicono di sì, altri ammettono che bisogna intervenire perché lo Stato non ha compiutamente portato a termine la riforma del passaggio delle competenze agli Enti Locali. Vedi il DPR 31 marzo 1979 e successive Leggi, di cui la Legge 104/92. Cosicché oggi abbiamo disparità di interventi per la stessa disabilità. Ogni regione legifera secondo i propri rappresentanti politici.