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Difficoltà dei disabili in politica

Sabato, Marzo 20th, 2010

Ritengo che a taluni lettori interessi poco l’argomento che talvolta tratto. Ma  mi avvedo ora, seguendo Mirko Montecchiani, candidato per la Circoscrizione di  Macerata al consiglio della regione Marche, quanto sia  arduo ai disabili sensoriali accedere alla politica; io ne ho avuta esperienza e, ora, ritrovo lo stesso sforzo e sofferenza in Mirko. Il poeta Seamus Heaney scrive: nei versi di una sua poesia «E quando il fonico sordo allungava/ la mano/ sulla calotta cranica di un parlante/ era in grado/ di distinguere dittonghi/ e vocali/ dalle vibrazioni sonore trasmesse/ dall’oso.» Ma io non ho necessità di queste “vibrazioni”. Per individuare le intenzioni mi basta guardare gli occhi dell’interlocutore. Alcun dell’Idv vanno alla scuola di Berlusconi per imitarlo nel divenire come lui: avere il consenso per crescere in potere. E per i disabili fare politica è stress per il fatto di doversi misurarsi con candidati cosiddetti “normali” considerano la politica una conquista per uno status di  potere e di benefici economici, raramente il voto premia la capacità dell’individuo e il suo coraggio. Noi disabili – per taluni partiti – siamo considerati un deposito di voti, in particolare le associazioni organizzate. Fanno testo le parole dell’economista Galbraith: «L’emarginazione è crudele. Più grave e umiliante è essere continuamente frustrato nei tentativi di evaderne.» Ora riflettiamo che il disabile sensoriale, in questo caso un cieco o un sordo, s’impegna in un partito  strutturato e organizzato per persone che vedono e parlano bene, camminano o accedono alla comunicazione senza difficoltà: I candidati non si pongono nemmeno il problema, anzi annunciano che, qualche candidato, sfrutta la propria disabilità per ottenere consenso. Come taluni uomini dappoco sospettano che la donna politica di successo è una “donna orizzontale del leader”. E’ necessario considerare i candidati inseriti in Lista su un’altra ottica, che deve sortire dall’imprescindibile capacità intellettuale e culturale, dalla testimonianza di un vissuto di valori. Ciò dovrebbe essere la bibbia dell’Idv,  invece… www.renatopigliacampo.it